Calciatore e allenatore italiano. Cresciuto nella Spal, con cui esordì in serie
A nel 1964, nel 1967 fu ceduto alla Roma, con cui vinse la Coppa Italia edizione
1968-69. Centrocampista centrale roccioso, dotato però di un'ottima visione di gioco,
nel 1970 si trasferì alla Juventus, con cui conquistò 3 titoli italiani (1971-72, 1972-73,
1974-75). Risale al periodo bianconero il debutto di
C. in Nazionale (1972),
dove collezionò 32 presenze e 8 gol, tra cui quello leggendario contro l'Inghilterra a Wembley.
Passato nel 1976 al Milan, con la squadra rossonera giocò fino al definitivo ritiro
dall'attività agonistica, coinciso con la conquista del decimo scudetto (1978-79).
Rimasto legato alla società milanista, intraprese l'attività di dirigente e allenatore
delle formazioni giovanili, occupandosi inoltre di hockey e di strategie di marketing.
Chiamato per alcuni mesi a sostituire Niels Liedholm sulla panchina della squadra maggiore
(1987), nel 1991, dopo quattro anni di esperienza come dirigente delle società sportive
Fininvest, subentrò ad Arrigo Sacchi come allenatore del Milan. In cinque stagioni
C.
guidò i rossoneri alla conquista di 4 scudetti (1991-92, 1992-93, 1993-94, 1995-96), 1 Coppa
dei Campioni (1993-94), 3 Supercoppe di Lega (1992, 1993, 1994) e 1 Supercoppa europea (1994).
Nel 1996, lasciato il calcio italiano per quello spagnolo, condusse il Real Madrid alla
vittoria nella Liga. Richiamato al Milan nel 1997, non riuscì a riportare i rossoneri ad
alti livelli. Concessosi un anno di pausa, nel 1999 gli fu affidata la guida tecnica della
Roma, con cui l'allenatore friulano vinse lo scudetto edizione 2000-01 e la Supercoppa di
Lega 2001. Tecnico duro e inflessibile, capace di infondere nelle sue squadre una mentalità
vincente, al termine della stagione 2003-04, dopo aver conquistato il secondo posto nella
classifica di serie A con i giallorossi, a sorpresa accettò il trasferimento sulla panchina
della Juventus per il 2004-05. Al suo primo anno in bianconero,
C. guidò
la squadra alla conquista del tricolore, divenendo l'unico allenatore a essersi aggiudicato
il titolo nazionale con quattro formazioni di quattro diverse città. Nel 2005-06 vinse
nuovamente lo scudetto. Nel luglio 2006, in seguito allo scandalo di "calciopoli", che portò
alla revoca degli ultimi due titoli nazionali vinti dai bianconeri e alla retrocessione
in serie B del club torinese, si trasferì al Real Madrid (n. Pieris, Gorizia 1946).